Descrizione
Questo portacandele in porcellana di bisquit (non smaltato) sottolinea con eleganza la traslucenza del materiale. Prende il nome dal racconto africano “Kirikou e la strega” e i motivi in rilievo si riferiscono a scarificazioni tribali. “Biscotto” significa bicottura, la prima a 980°C poi a 1400°C, che costituisce la temperatura più alta possibile per una ceramica e conferisce così alla porcellana le sue qualità uniche: finezza, candore, durezza, traslucenza e suono. La prima cottura, detta “intelligente”, renderà i pezzi porosi e permetterà allo smalto di aderire ad essi. I pezzi “biscotto” non vengono smaltati prima della seconda cottura, il che consente loro di mantenere il loro aspetto opaco come qui la lanterna Karaba . A torto si crede che il biscotto sia fragile.
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